Quarta partita in casa a Melta di Gardolo per la prima squadra e terzo risultato utile dopo il pareggio alla prima giornata con il Giovo e la vittoria contro il Montevaccino. Domenica è arrivata la seconda vittoria per il Solteri San Giorgio: un 5-1 finale che rivela l’effettiva superiorità dimostrata in campo contro la Solandra. Ora bisogna dare continuità anche fuori casa.
I giocatori del SSG hanno subito dimostrato di voler reagire alla brutta sconfitta subita la domenica precedente mettendo in campo un’intensità e una concentrazione che raramente si sono viste in questa stagione. Il Solteri San Giorgio, dunque, parte forte schiacciando la Solandra nella propria metà campo e inanellando una serie di azioni da gol che non vengono concretizzate da Bragalini, Schiavo, Ohibi e Tasin per pochi centimetri.
Dopo 9 azioni da gol sbagliate e 40 minuti di superiorità territoriale, la paura che basti un contropiede per sciogliere le certezze della squadra, come successo la settimana prima, è molta. Tuttavia, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il centravanti Bragalini caccia la zampata vincente (o è un autogol?) e devia la palla in gol sull’assist di Tasin (finalmente protagonista assoluto nell’arco di tutta la partita con poche pause). È il 40′, ci si trova in vantaggio di 1-0, ma il divario sarebbe potuto essere anche maggiore. Il secondo tempo comincia sulla falsariga del primo con il Solteri San Giorgio determinato a “uccidere” la partita e a smorzare i legittimi tentativi di recuperare da parte degli avversari. La pressione iniziale si concretizza, dopo 7 minuti, ancora con un calcio d’angolo di Tasin sfruttato al meglio dal corazziere Gherghe che insacca sul primo palo con un potente colpo di testa. A quel punto la partita sembrerebbe in discesa sennonché dopo solo un minuto la Solandra trova la via del gol: capitan Nardelli (autore di un’ottima prova assieme ai suoi compagni di reparto) si ferma dopo aver involontariamente colpito alla testa un avversario che rovina a terra. L’azione non viene fermata dall’arbitro e la Solandra approfitta dello schieramento errato della linea difensiva per lanciare in porta la punta che, solo contro il portiere, non sbaglia. 2-1 dopo 8 minuti e tutto da capo. Per 10′ la partita sembra poter tornare in equilibrio: il SSG accusa il colpo, si innervosisce e non riesce a dare fluidità al gioco. Fortunatamente la Solandra fatica ad approfittare di questa situazione finché un’azione ben costruita porta al limite dell’area Bragalini che viene atterrato appena varcata la soglia. Rigore calciato da Tasin e gol al 22′ del secondo tempo: 3-1. Da quel punto in poi il Solteri San Giorgio prende coraggio e, a parte un’azione della Solandra che porta a un calcio d’angolo e al conseguente colpo di testa sventato con un gran colpo di reni da Mykhaylyuk, domina nuovamente il gioco. Al 32′ Schiavo arriva al cross per la testa di Tasin perfettamente inseritosi in area e completamente libero di concludere in porta con un gran colpo di testa. Gol su azione per lui dopo diversi mesi e grande festa sugli spalti e in panchina: 4-1. L’ultimo gol arriva proprio allo scadere del tempo, al 90′, quando una splendida azione gira il pallone da destra a sinistra per tornare a destra per l’inserimento di Ohibi; questi pennella un passaggio filtrante di nuovo a sinistra premiando la sovrapposizione di 60 metri dell’accorrente Chiari che, dal fondo di prima intenzione, mette al centro dove trova l’inserimento di Pedrotti che insacca, solo davanti al portiere, il 5-1 finale.
Grande vittoria, dunque, che porta di nuovo il sorriso alla compagine trentina soprattutto per il gioco espresso frutto di concentrazione e intensità che raramente era riuscita a mettere in campo per 90 minuti. Ora si va verso l’ultima partita con il cuore più leggero ma con un obiettivo pesante, cioè provare a impensierire fuori casa una delle squadre maggiormente quotate per la vittoria finale: l’Alta Anaunia, ora seconda in classifica ma con un tabellino di marcia impressionante in casa propria. Quello di cui il Solteri San Giorgio ha bisogno è tranquillità, convinzione nei propri mezzi, umiltà e riuscire trovare finalmente continuità di gioco e, si spera, anche di risultati.
(Libero Pavan)