Terza sconfitta di fila con lo stesso risultato e con la stessa dinamica per la prima squadra. L’avversario è la capolista Monte Ozolo. Il Solteri San Giorgio va sotto 2-0, recupera un gol ma non riesce a concretizzare l’enorme mole di gioco prodotta.
I ragazzi partono subito bene, ma alla prima azione avversaria subiscono immediatamente un gol a causa di una grossa ingenuità difensiva. 0-1 dopo 7′. Tuttavia, il Solteri San Giorgio non si abbatte e comincia una partita a porta romana con almeno una decina di azioni offensive prodotte. Il problema sta nel fatto che nessuna di queste conduce a una conclusione nello specchio della porta o a una effettiva parata del portiere avversario. Molti tiri dal limite dell’area ma troppa imprecisione: finisce il primo tempo con un senso di amarezza per non aver concretizzato l’evidente superiorità in campo.
Nel secondo tempo il tema è lo stesso: il SSG spinge e forse si sbilancia un po’. Le conclusioni in porta faticano ad arrivare e spesso la fretta si rende cattiva consigliera facendo sbagliare l’ultimo passaggio. Alla prima vera incursione, il Monte Ozolo sorprende completamente la difesa e lancia un giocatore tutto solo che è libero di segnare. 2-0 dopo 20′ del secondo tempo. I Solteri cercano a fatica di reagire e un po’ si disuniscono fino al 32′ quando un movimento incontro di Patarnello libera lo spazio per il neoentrato Postinghel che viene servito alla perfezione dal primo. Con una decisione e una freddezza che dimostrano la continua crescita di questo promettente attaccante, Postinghel segna l’1-2. La maggiore freschezza atletica si vede e il Solteri San Giorgio pressa anche negli ultimi minuti l’avversario, ma il tema non cambia: non riesce a segnare e la difesa va in difficoltà ogni volta che il Monte Ozolo si affaccia in avanti. La partita quindi finisce senza modificare il risultato.
Terza sconfitta consecutiva, dunque, ma i presupposti per “diventare grandi” ci sono tutti. Con più cinismo, maggiore tranquillità e sicurezza si potranno subire meno gol e segnarne di più. La squadra è giovane e ci vuole pazienza, prima o poi continuando a “lavorare” in questo modo la rotta si modificherà.